LA MAPPA DEL SOTTOSUOLO
Il comune visitatore della domenica, consultando una qualsiasi guida archeologica di Roma, non potrà mai essere in grado di capire in che modo si possa scendere nelle viscere della terra romana. I motivi che ostacolano il più delle volte il legittimo diritto di conoscere aspetti nuovi e sconosciuti di questa nostra Roma sono molteplici e spesso insuperabili. Dei 360 monumenti sotterranei visitati e studiati in più di cinque anni di lavoro, il sommario, unito ad una pianta della città antica, ne vuole proporre solo 75, ritenuti però tra i più interessanti per motivi storico-culturali o anche solamente per motivi suggestivi. Purtroppo solo pochissimi ambienti sono regolarmente aperti al pubblico; per tutti gli altri si dovranno chiedere permessi speciali agli enti preposti, cioè la Soprintendenza Archeologica di Roma, la Soprintendenza Archeologica del Comune e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Città del Vaticano. Tali permessi vengono concessi senza particolari difficoltà, soprattutto per motivi di studio. Occorre fare un discorso a parte invece per quegli ipogei il cui unico accesso è attraverso abitazioni private. In questo caso infatti bisognerà, per ovvie ragioni, sottomettersi alla disponibilità del proprietario dello stabile. Non è difficile incontrare persone che negano addirittura l'esistenza delle sotterranee strutture antiche nelle cantine dello stabile.
Per i monumenti che appartengono allo Stato, al Comune di Roma e al Vaticano, occorre avere una discreta disponibilità di tempo in quanto, ad eccezione di alcune sporadiche e rarissime visite guidate domenicali, gli assistenti archeologici sono autorizzati ad accompagnare l'interessato solamente nelle ore lavorative dei giorni feriali.
Con gli enti statali e comunali si può raggiungere un accordo sul giorno, e qualche volta anche l'ora, in cui si desidera visitare quel dato monumento; non è così semplice invece con l'Amministrazione Vaticana. In questo caso infatti occorre mettersi in lista ed attendere una telefonata che, dopo qualche giorno dalla richiesta fatta, arriva puntualmente a stabilire l'ora e la data della visita. Per praticità, a fianco ad ogni monumento si è segnalato l'ente di riferimento con una lettera alfabetica, ed esattamente: A = Sopr. Arch. di Roma; B = Sopr. Arch. del Comune; C = Pont. Com. Arch. Sacra; D = Privati.
1) I colombari di Vigna Codini (a, d). Tre grossi colombari del I secolo dopo Cristo con numerose pitture e stucchi policromi. Appartennero ai liberti di Augusto e Tiberio. All'interno si contano centinaia e centinaia di loculi, tutti con coperchi in cotto e qualcuno con i busti marmorei dei defunti.
2) Il complesso degli Scipioni (b). Vasta area archeologica comprendente un colombario a pianta quadrangolare, il sepolcro degli Scipioni e una piccola catacomba. Una labirintica calcara medioevale ha completamente rovinato un buon settore del monumento degli Scipioni.
3) Il colombario di Pomponio Hyla (b). Nel parco degli Scipioni, l'ipogeo, sotterraneo già nell'antichità, conserva stupende pitture su intonaco, nicchie ad edicola con timpani, colonne e trabeazioni e numerose «Tabulae ansatae» inscritte.
4) S. Cesareo de Appia (d). Vasto ambiente sotterraneo pavimentato a mosaico in bianco e nero raffigurante Tritoni e Nereidi.
5) Le terme di Caracalla (a). Impressionante labirinto sotterraneo, ampie strade per agevolare il trasporto del legname verso il calida-rìum. In un settore della rete ipogea si installò nel III secolo uno dei più grandi mitrei di Roma.
6) S. Saba (D). Grandiosa aula romana nella quale si installò l'antico oratorio di S. Saba. Interessanti e misteriose le numerose sepolture. Abside pitturata a vivaci colori.
7) S. Prisca (a, C, d). Area archeologica particolarmente ricca di strutture antiche: una casa romana con ricco ninfeo e un mitreo con nicchia di fondo, notevoli tracce pittoriche e scultoree.
8) S. Sabina (a, d). Almeno mille anni di storia romana in una piccola ma suggestiva area archeologica: un tempietto repubblicano con colonne in travertino, murature imperiali e sepolture medioevali.
9) La privata Traiani (Le Terme Deciane) (b). Tre grandiose stanze comunicanti, completamente intonacate e affrescate fino alle volte a crociera. Pitture di ville, maschere, animali e festoni.
10) Il Dolocenum (b). Santuario dedicato ad una divinità orientale, Giove Dolicheno. Suggestiva stanza con copertura a botte, intonacata e dipinta. Tracce di stucchi policromi.
11) La Domus di Largo Arrigo VII (a). Lungo criptoportico con stanze laterali, una delle quali conserva ancora delle splendide colonne stuccate, con capitelli e trabeazione. Ottime le pitture raffiguranti ville marine e maschere tragiche, il tutto su un fondo di rosso acceso.
12) S. Giovanni e Paolo (D). Due grossi caseggiati divisi da uno stretto angiporto. Ricche pitture di efebi e festoni, soggetti cristiani e suggestive strutture di una terma privata.
13) Il mitreo del Circo Massimo (b). Grandioso santuario dedicato a Mithra. Ben evidenti i banconi per i seguaci e le stanze per i sacerdoti. Splendido rilievo marmoreo della tauroctonia.
14) Le botteghe del Circo Massimo (a, d). Gigantesche botteghe con apertura su un unico vicolo porticato e lastricato. Strutture di una casa romana con ripida scalinata e tracce di pitture sulle volte.
15) S. Maria in Cosmedin (D). La cripta della chiesa è stata scavata in una specie di platea di grandi massi squadrati di tufo rosso larga non meno di dieci file di blocchi e alta oltre quattro metri: il podio apparteneva all'antica Ara Massima di Ercole.
16) I Grottoni Capitolini (b). Impressionante labirinto a più piani, scavato interamente nel tufo e utilizzato come calcara già dalla Roma repubblicana.
17) Il Lapis Niger (a). Area sacra formata da un basamento quadrato con due basi sagomate, un tronco di cono e una stele iscritta su ogni facciata. L'iscrizione bustrofedica della stele è la più antica esistente in Roma.
18) La Cloaca Massima (a). Enorme condotto fognario che con percorso a zig-zag convoglia il deflusso delle acque dal colle Quirinale fino allo sbocco sul Tevere, nella zona del Velabro.
19) La Torre dei Conti (b). Nei sotterranei si conservano i resti della struttura in opera quadrata di tufo appartenente a una delle quattro esedre del portico del Foro della Pace.
20) L'area del Clivus di Venere Felice (b). Ambiente con pianta ad L tra il Tempio di Venere e Roma e la Basilica di Massenzio. Pavimentazione in Opus Sectile e strutture della Domus Aurea.
21) Il Colosseo (a). Nei grandiosi ipogei si conservano i fori bronzei degli argani e le tracce degli ascensori che con alta scenografia trasportavano le bestie fin sull'arena.
22) La Domus Aurea(a). Grandioso padiglione appartenente alla fastosa casa di Nerone. Criptoportici, decorazioni pittoriche e scultoree, vaste sale e suggestivi giochi di luce.
23) S. Clemente (d). Tre piani sotterranei, un ricco mitreo, stanze di iniziazione mitraica, corridoi ed ambienti di una probabile fabbrica per coniare monete e chiese superiori.
24) L'area di S. Giovanni in Laterano (A, B, C). Quartiere particolarmente ricco di monumenti sotterranei: la Domus Faustae sotto la sede dell'lNPS, case romane e tracce di una caserma sotto la basilica di S. Giovanni, un grandioso ninfeo all'incrocio di via dei Laterani e via Amba Aradam e le strutture della Domus di Domizia Lucilla sotto l'ospedale del S. Giovanni.
25) L'area di Porta Maggiore (B, A). All'interno delle mura il grandioso colombario a due piani, con centinaia di nicchie e decorazioni, appartenuto a Platacius Maximus; all'esterno la favolosa Basilica Pitagorica, con decorazioni in stucco, ampie navate e abside di fondo.
26) L'ipogeo degli Aureli (C). Meraviglioso monumento funebre formato da due distinte stanze, munite di monumentali scale, pitture sule pareti e sulle volte, molte delle quali praticamente uniche nella iconografia cristiana.
27) L'Auditorium di Mecenate (B). Aula absidata nella quale si possono distinguere quattro parti: un vestibolo, l'aula vera e propria, l'esedra a gradini e la doppia rampa d'accesso. Notevoli le pitture raffiguranti giardini.
28) Le Sette Sale (B). Enorme cisterna suddivisa anticamente da nove grandi cameroni comunicanti. L'intonaco, una speciale pasta di calce e polvere di marmo, si presenta ancora oggi particolarmente impermeabile.
29) S. Martino ai monti (d). Edificio della prima metà del iii secolo con una grande aula centrale, divisa da pilastri e coperta con volte a crociera. Tracce di decorazioni architettoniche, pittoriche e pavimento in mosaico.
30) Il Ninfeo delle Terme di Traiano (b). Sotterraneo a pianta basilicale con tre navate ed un'abside preceduta da un cortile.
31) Il mitreo di via Giovanni Lanza (b). Piccolo ma importante santuario mitraico, senza ban-coni per i fedeli e con una profonda e ripida scala d'accesso in muratura. Lucerne ancora in sito e rozzo altare centrale.
32) Il Ninfeo di via degli Annibaldi (b). Parte di una grossa abside a pareti rettilinee, con vasca sul fondo, nicchie sulle pareti e motivi architettonici e figurati ottenuti con pietra pomice e conchiglie.
33) L'Ara di Mercurio Sacro (b). Ara di marmo poggiante su un alto podio preceduto da una piattaforma in blocchi di tufo rivestita in origine con lastre di marmo.
34) S. Pietro in Vincoli (a, d). Resti di una casa di età mediorepubblicana cui si sovrappongono almeno altre due fasi successive. Criptoportici e un portico con fontana e giardino.
35) S. Maria Maggiore (C). Edificio composto da un cortile quadrangolare porticato su tutti i lati. Dodici pannelli pitturati raffigurano un calendario illustrato a carattere rustico.
36) S. Pudenziana (d). Enorme e complesso edificio in laterizio di età adrianea con grandi stanze coperte con volte a crociera. Strati multipli di pavimenti in mosaico.
37) S. Susanna (d). Varie fasi edilizie di un edificio imperiale con pavimento in mosaico in bianco e nero.
38) Il Palazzo di Sallustio (a). Grande sala centrale di pianta quasi circolare coperta con una slanciata cupola a padiglione. Grosse scale in muratura, tracce di pitture parietali e pavimenti a mosaico.
39) Il Criptoportico di Sallustio (a, d). Lungo ed assai ampio tunnel sotterraneo nell'area dell'Ambasciata Americana. Interessanti tracce di pitture sulle pareti.
40) La Cisterna di via Bissolati (d). Grandioso elemento appartenuto alla villa di Sallustio. Due piani di diversa altezza e pianta: il superiore è costituito da quattro navate parallele ed intercomunicanti.
41) La Villa di Lucullo (d). Nelle cantine della Biblioteca Hertziana. Notevoli resti di un ricco ninfeo di età repubblicana con decorazioni ad incrostazioni policrome.
42) I Cappuccini di via Veneto (d). Ricco cimitero sotterraneo con centinaia di scheletri, tutti ricomposti ed in pose diverse.
43) Il Palazzo Barberini (d). L'area archeologica sotterranea è costituita da notevoli resti di un'insula e un ricco mitreo con nicchia di fondo contenente ancora la pittura della tauroctonia, gli alti banconi e l'altare.
44) Il Sepolcro dei Semproni (d). Tomba in blocchi di travertino con ingresso ad arco, ricca decorazione scultorea e la dedica ancora ben leggibile.
45) L'Ara Neroniana (d). Ara eretta da Domiziano per indicare i limiti raggiunti dall'incendio neroniano.
46) L'Ipogeo della Gens Flavia (d, a). Grande parete interamente rivestita di un mosaico di paste vitree, con rappresentazioni architettoniche e di personaggi.
47) L'Esedra delle Terme di Costantino (d). Tracce dell'antica terma sono visibili sotto il Palazzo della Consulta mentre il corpo centrale è sotto l'attuale Palazzo Rospigliosi.
48) L'Insula di via dei Maroniti (a). Vasto agglomerato urbano, con sistemazione molto regolare, formato da almeno tre caseggiati divisi tra loro da due strade. Serie di taberne e tracce di pavimentazioni.
49) S. Maria in via Lata (d). Grande galleria sostenuta da giganteschi pilastri in travertino e con volte a crociera alte circa 10 metri. Magazzini, botteghe e una primitiva cappella cristiana.
50) Piazza Colonna (a). Vasta insula tornata alla luce in più periodi. Le caratteristiche sono identiche a quella di via dei Maroniti.
51) Il Pantheon.
52) Piazza Montecitorio.
53) S. Lorenzo in Lucina (d). Vasta area archeologica con strutture di età imperiali, tracce di decorazioni pittoriche e scultoree.
54) La Meridiana di Augusto (a). Enorme orologio solare in travertino la cui ombra era data da un alto obelisco tuttora esistente davanti al Senato. Scritte bronzee in greco.
55) L'Augusteo e l'Ara Pacis.
56) Piazza Navona (d, b). Le antiche strutture dello Stadio di Domiziano sono tutt'ora visibili nei sotterranei della chiesa di S. Agnese in Agone e affacciandosi alla balaustra di Piazza Tor Sanguigna. Cunei d'accesso, scale e facciate in travertino.
57) Il Museo Barracco (b). Interessante portico tardo-imperiale con alte colonne ancora in sito, una mensa ponderarla, una vasca marmorea e pitture raffiguranti scene di caccia.
58) Il Palazzo della Cancelleria (C). Monumento funerario dedicato ad Aulo Irzio, tratto dell'Euripus di Agrippa, strutture imperiali e resti della prima basilica di S. Lorenzo in Damaso.
59) Campo dei Fiori e il Teatro di Pompeo (d). Numerosi cunei dell'antico teatro nel ristorante «Da Pancrazio» e nelle cantine dei palazzi limitrofi.
60) Il Palazzo Farnese (d). Numerosi saggi archeologici hanno portato alla luce bellissimi pavimenti in mosaico in bianco e nero raffiguranti dei Desultores (acrobati a cavallo) e soggetti marini come tritoni, nereidi e grifi, un cippo di delimitazione del Tevere e strutture tarde.
61) Via Giulia e S. Maria dell'Orazione e Morte (d). Sotto la chiesa di S. Maria si conserva un cimitero molto simile a quello dei Cappuccini in via Veneto. Gli scheletri appartengono a quei poveretti trovati cadaveri nelle campagne romane.
62) S. Salvatore in Onda (d). Splendida cripta medioevale attraverso la quale si raggiunge un lungo criptoportico romano di età traianea-adrianea.
63) S. Paolino alla Regola (b). Vasta area archeologica ancora intatta. Più piani sovrapposti con murature originali, ricchi pavimenti in mosaico e una suggestiva colonna in laterizio costantiniana.
64) L'area sacra di largo Argentina.
65) i Cappuccini di largo Argentina (d). Cimitero sotterraneo con decorazioni formate da ossa umane nello stile dei Cappuccini di via Veneto e S. Maria dell'Orazione e Morte.
66) D Teatro di Balbo (d). Nelle cantine del palazzo che oggi ospita la sede dell'Enciclopedia Italiana, in piazza Paganica, sono visibili i cunei d'accesso dell'antico teatro repubblicano, tutti in opera reticolata e conci di tufo.
67) E Portico d'Ottavia e il Ghetto (d). Alcune colonne appartenute ad uno dei due templi del Portico d'Ottavia si conservano ancora oggi dall'alto podio, nelle cantine degli stabili limitrofi, al capitello.
68) Il Campidoglio (b). Numerosi sono i monumenti sotterranei dell'antico colle: il Tempio di Veiove, con stretto pronao e larga cella, il basamento del Tempio di Giove Optimo Massimo e l'insula sotto la scalinata dell'Ara Coeli.
69) Il Teatro di Marcello.
70) Il Foro Olitorio e S. Nicola in Carcere (d). I tre templi del Foro Olitorio, di Giano, Giunone Sospita e Spes, sono ancora oggi ben visibili nei sotterranei della chiesa. Alti podi, basamenti di colonne, resti di fosse comuni e strutture medioevali.
71) Il Convento di S. Rufina (d). Lungo criptoportico lungo il quale si aprono numerose stanze con murature imperiali che attestano l'esistenza di una ricca insula.
72) S. Crisogono (d). Strutture della chiesa paleocristiana di S. Cri-sogono, uno dei più antichi Titulus. Interessanti sarcofagi e pitture medioevali.
73) L'Excubitorium (b). L'antica caserma dei Vigili appartenenti alla VII Coorte. Fontana poligonale, grossa nicchia in laterizio del Genio, tracce di una latrina e di una cisterna.
74) S. Cecilia (d). L'antica casa romana della Martire. Numerose stanze con mosaici pavimentali, un lararìum e un ambiente destinato alla conciatura delle pelli.
75) Le Gallerie del S. Gallicano (d). Profonde gallerie sotterranee nelle quali affiorano strutture di età imperiale e medioevale.