<br /> - ROMACITTAETERNA

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Foro Traiano
La leggenda dell'imperatore
Un giorno, mentre passeggiava tra le vestigia del Foro Traiano, il pontefice Gregorio Magno (590-604) rimase colpito da un bassorilievo raffigurante l'imperatore mentre scendeva da cavallo per ascoltare una donna romana, che gli parlava in preda ad un profondo dolore.
Secondo la leggenda l'imperatore, al comando delle truppe, si accingeva a partire per la guerra e una donna gli si era accostata chiedendogli disperatagiustizia per suo figlio ucciso erroneamente da un principe romano. L'imperatore consolò la donna e le promise che al ritorno dalla guerra avrebbe vendicato la morte del giovane e, qualora egli fosse morto in combattimento, questo atto di giustizia sarebbe stato compiuto dal suo successore. Ma non ancora soddisfatta, la donna volle che Traiano scendesse da cavallo e in quello stesso istante pronunciasse la sentenza. Umilmente l'imperatore fece quanto gli chiedeva quella madre disperata.
Commosso da tanta umiltà e pietà, il pontefice pianse amaramente per la grande anima di quell'imperatore pagano condannata alla dannazione eterna. Giunto in S. Pietro, Gregorio svenne; ma sentì nell'intimo una voce che gli prometteva la salvezza di quell'anima purché egli non avesse più osato intercedere per un pagano.
Qualche tempo dopo il pontefice ridiede vita alle ceneri di Traiano e ancor prima che quelle spoglie mortali ridiventassero ceneri, l'anima dell'imperatoera stata purificata col battesimo ed era ascesa al Paradiso.


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