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Uno stumento agricolo

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Parlando della coltivazione dei campi e dell'organizzazione del lavoro agricolo, nei suoi tre libri sull'Agricoltura Marco Terenzio Varrone (ca. 166-27 a.C.) consiglia un proprietario riguardo ai suoi schiavi.

''Ora dirò con quali arnesi si lavora la terra. Alcuni li dividono in due categorie: le persone e gli strumenti. Altri in tre: strumenti parlanti, strumenti semiparlanti e strumenti muti. I primi sono gli schiavi, i secondi i buoi e gli ultimi gli arnesi. la perdita degli schiavi è una perdita patrimoniale. I luoghi malsani è meglio coltivarli con liberi operai piuttosto che con schiavi".

Il padrone pagava infatti all'operaio il valore del lavoro che faceva e nulla gli importava delle condizioni in cui era costretto a vivere: se lavorava in una zona malsana e moriva, il padrone dei campi non subiva nessun danno economico. Doveva invece stare attento a non diminuire il suo patrimonio, cosa che sarebbe accaduta con la morte di uno schiavo o di un animale da lavoro.

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