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Roma Antica > Esercito
L'attraversamento delle Alpi
Ecco la descrizione che lo storico romano Tito Livio (59 a.C.-17 d.C.) fece dell'impresa, ritenuta fino allora impossibile:
''Annibale giunse alle pendici delle Alpi. In testa erano la cavalleria e gli elefanti che procedevano con estrema lentezza per gli stretti sentieri; dietro veniva il grosso dell'esercito. Gli elefanti procedevano con molta lentezza per gli stretti sentieri, ma davano sicurezza alla colonna perché i nemici non osavano avvicinarsi. Il nono giorno, raggiunto il valico, iniziò la discesa che si rivelò assai più difficile della salita perché nella notte era caduta molta neve. Giù per i sentieri scoscesi, uomini e cavalli sdrucciolavano sulla molle poltiglia, scoprendo l'insidioso ghiaccio sottostante. A un certo punto la colonna trovò la strada sbarrata da una roccia e nessun'altra uscita restava ai soldati se non spaccare la pietra. Per quattro giorni i soldati lavorarono senza concedersi un momento di riposo, finché non fu aperto un varco largo abbastanza da lasciar passare gli elefanti.".