Menu principale:
Roma Antica > Esercito
I comandanti romani erano molto severi verso i militari indisciplinati. Se un soldato si macchiava di una colpa leggera era punito con la bastonatura o veniva esposto per più ore con i ferri ai piedi; quando la colpa era più grave, il soldato veniva rimandato a casa con il ‘‘congedo infamante”; cioè con la degradazione militare.
Nel caso di una condanna a morte, i littori legavano il colpevole a un palo e lo battevano con le verghe prima di decapitarlo. È noto l’episodio che capitò nel 340 a.C. quando il console Manlio Torquato proibì a tutti i suoi soldati di battersi senza il suo permesso. Suo figlio, provocato da un soldato nemico lo uccise, ma il padre non esitò a farlo decapitare.
Sembra che Manlio Torquato abbia detto: ‘‘Tu ti sei ribellato alla volontà del pater familias e hai combattuto senza rispetto per l’autorità del console. Con questo hai peccato contro la famiglia e hai distrutto la disciplina militare che fino a oggi ha costituito la forza di Roma”.