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Roma Antica > Governo
Ogni cinque anni i cittadini romani dovevano presentare una dichiarazione dei propri redditi al censore. In base ad essa i cittadini venivano divisi in classi, e secondo la classe a cui erano assegnati dovevano pagare una determinata tassa.
Nella dichiarazione doveva essere denunciato tutto ciò che la famiglia possedeva: non soli i guadagni di ogni anno, ma anche gli oggetti artistici che possedevano e gli schiavi. Erano esenti dal pagamento delle tasse soltanto coloro che possedevano meno di 1500 assi.
Col passare del tempo, a mano a mano che Roma estese il suo dominio, si può dire che le tasse venissero quasi esclusivamente versate dai popoli soggetti e il cittadino romano non pagò quasi più le imposte: è in questo periodo che apparve a Roma la figura del pubblicano.