Ponte Fabricio - ROMACITTAETERNA

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Ponte Fabricio

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PONTE FABRICIO

Sono i due ponti che collegano l'Isola Tiberina, il primo alla riva sinistra (il Fabricio) e il secondo alla destra (il Cestio).
Il Fabricio è il ponte più antico di Roma, e sostituì probabilmente uno preesistente in legno; l'attuale fu costruito nel 62 a.C. dal curator viarum L. Fabricius, come ricordano le iscrizioni a grandi lettere incise sulle arcate. Nell'antichità si chiamò anche Lapideus, dal console Emilio Lepido e Tarpeius, nonché Antoninus e Judeorum, e, più recentemente, Quattro Capi, forse per le erme quadrifronti che tuttora esistono presso le due testate.


L'Isola Tiberina, che la leggenda fa nascere da una nave incagliata, prescelta dal serpente del dio della medicina Escula- pio, e a lui consacrato, venne per questo anticamente foggiata a forma di nave; vi ha sede la chiesa di S. Bartolomeo e l'ospedale Fatebenefratelli con la chiesa di S. Giovanni Calibita. Alla destra del ponte Cestio si apre il lungotevere degli Alberteschi, famiglia un tempo dominatrice della zona con le sue torri, l'ultima delle quali fu abbattuta per la costruzione dei muraglioni. A sinistra del ponte Fabricio si apre il lungotevere dei Pier- leoni, con a ridosso la zona della demolita piazza Montanara; si distinguono il Teatro di Marcello, la chiesa di S. Nicola in Carcere e il palazzone dell'Anagrafe. Verso la fine del lungotevere, la zona del Foro Boario: svetta singolare il campanile di S. Maria in Cosmedin, che domina il complesso della Bocca della Verità con il tempio di Vesta e quello cosiddetto della Fortuna Virile.

 
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